Ciao, son Daniele
Lagomarsino ho creato questo sito per
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diffondere la magica ar
e dei burattini seguitemi..........
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di questo gruppo goliardico di Burattinai di Sori di cui fanno parte anche Alberto Marino e ivano Malcotti
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e il prossimo blog che apriro molto presto
momenti di liberta la gita a punta chiappa



INTERVISTA A Daniele Lagomarsino
Cosa provi a vedere costruire un burattinI???????
Quando vedo costruire un burattino , fatto con
tanto impegno e fantasia mi ci immedesimo come se fossi io il burattino stesso
E cosa provi ad essere il burattino?Imprigionato e nello stesso tempo felice
Perché imprigionato?
Perché i suoi movimenti non sono autonomi
Perché hai pensato di fare un progetto con i burattini?
INTERVISTA A Luisa cardelliini
DOVE TROVI ISPIRAZIONE PER LA COSTRUZIONE DEI TUOI PUPAZZI?
Questo gioco è nato pe
r caso da un'idea di mio figlio Daniele che da sempre ama inventare storie divertenti con personaggi carattereistici.Il progetto prende forma e si consolida grazie al contributo preziosissimo del caro e geniale Ivano Malcotti,educatore di Daniele, che con tanto entusiasmo ha supportato Daniele nella scrittura dei testi. Da qui il il mio coinvolgimento cercando di creare delle figure che rispecchiassero al meglio quelle storie.Quindi con semplici materiali, un po' di manualità e voglia di giocare ho realizzato dei piccoli attori comici.
CHE TIPO DI EMOZIONE VIVI QUANDO VEDI IL PUPAZZO FINITO?
Man mano che il pupazzo prende forma assumendo le sue caratteristiche, vengo piacevolmente coinvolta e quando il risultato finale rende onore all'autore e diventa proprio quel personaggio, soddisfatta sorrido divertita.
COSA NE PENSI DEL PROGETTO? PENSI POSSA ESSERE UTILE DAL PUNTO DI VISTA EDUCATIVO?
0 ) Ogni progetto in cui il gruppo di lavoro mira a far emergere il valore interiore di ciascun undividuo e di offrire la possibilità di esprimerlo in libertà qualunque sia la sua condizione sarà sempre un grande progetto. La funzione educativa emerge soprattutto quando i bambini vengono coinvolti sia nella costruzione dei pupazzi che nella recitazione. Un ambito in cui candidamente esprimono la loro fantasia e compiono gesti che nella realtà I pupazzi del progetto 'Sale e tanto Pepe' e la pedagogia teatrale - di Alberto Marino.
Un percorso pedagogico per facilitare l'incontro, la socializzazione e l'espressività nelle persone fragili. E' 'Sale e tanto Pepe', progetto ideato da Ivano Malcotti
Domenica, 07/02/2021 - "Un progetto di teatro con pupazzi, realizzato sulla scia del Teatro di Cittadinanza che da diversi anni portiamo in giro per la Liguria e che abbiamo rielaborato immaginando il burattino come ponte e facilitatore del dialogo tra il sé più intimo e l'esterno". Con questa sintetica spiegazione Ivano Malcotti, educatore appassionato oltre che creativo regista e poeta, sipega il senso del percorso che ha ideato e che realizza insieme a Valeria Stagno. Lo spettacolo, prodotto da 'Gruppo Città di Genova', ha come sottotitolo "Storie semiserie di Comunità alloggio" ed è una sequenza di piccole storie di vita quotidiana su cui un giudice deve mettere pace. I burattini, confezionati alla perfezione da Luisa Cardellini *, mamma attivamente coinvolta nel progetto, rappresentano i vari personaggi, tra i quali: il giudice, due allegre amiche, lo smemorato, il mago o presunto tale, lo spaventapasseri e l'uomo di latta.
Chi partecipa a questo lavoro?
Come in tutti i nostri laboratori e progetti possano partecipare sia i bimbi che le persone della terza età, in un fruttifero incontro intergenerazionale. Come ripetiamo spesso, vogliamo riabbracciare l' antico sogno di tutte le persone: creare qualcosa che viva di vita reale in una situazione immaginaria.
Quali sono le finalità educative del progetto?
Sono molteplici. Attraverso il pupazzo, che diviene il mezzo e lo strumento educativo, il bambino e la persona della terza età, può instaurare un dialogo tra sé e il mondo esterno, può giocare (e si gioca a tutte le età) all'identificazione e all'imitazione, può esprimere sentimenti ed emozioni, può tirare fuori degli irrisolti e delle resistenze, può condividere dei timori e delle paure.
E' un modo anche per favorire la socialità ...
Senza dubbio, permette alle persone più timide di acquisire sicurezza e a quelle più irrequiete di lavorare sull'autocontrollo e imparare il dono della mediazione. Si impara a sviluppare la capacità di porsi in relazione con gli
altri, si favorisce il dialogo e si acquisisce la capacità di distinguere diversi messaggi linguistici. Non dobbiamo trascurare neppure l'alto valore del gioco di "squadra" che suscita sempre sentimenti di appartenenza.
Se dovessi indicare schematicamente i maggiori obiettivi che intendete raggiungere con il progetto, quali ti sentiresti di sottolineare?
Il percorso pedagogico si prefigge obiettivi diversi in relazione al soggetto destinatario, se lavoriamo con alunni della scuola dell'infanzia saremo piu attenti al miglioramento delle capacità relazionali e sociali, all'accrescimento delle capacità espressive senza dimenticare la valorizzazione
delle prime predisposizioni artistiche.
Se parliamo della scuola primaria invece abbiamo pensato di lavorare sul processo di autostima e incoraggiare la creatività.
Nella scuola secondaria il progetto vira su obiettivi di carattere emotivo come la gestione delle proprie energie e potenzialità, senza dimenticare l'autostima, l'approccio sociale e relazionale per approcciarsi ad attività professionali.
Il progetto è aperto anche alla disabilità?
Naturalmente si, la disabilità è accolta sotto le sue diverse forme e ogni nostra attività é finalizzata alla promozione
integrale della persona con particolare interesse alla sfera emozionale e cognitiva .
Il teatro in genere ma a maggior ragione quello dei pupazzi è uno strumento di relazione e conoscenza di sé attraverso l'incontro con il gruppo e con la propria identità. Noi vogliamo far vivere il teatro come mezzo di espressione e scoperta, per accompagnare i singoli individui ad una maggiore conoscenza e consapevolezza delle proprie potenzialità e diverse abilità.
Inoltre per le persone con disabilità di carattere psichico con le quali lavoriamo abitualmente abbiamo notato che lavorare con i pupazzi ha permesso di raggiungere risultati considerevoli da diversi punti di vista.Li puoi indicare?
Incrementare l'attenzione, aiutare la differenziazione tra realtà interna e mondo esterno, miglioramento del linguaggio del corpo e della voce.
Insomma un progetto per il miglioramento psico-fisiche di tutte le persone che avranno il piacere di partecipare..
Si, noi del Gruppo Città di Genova viviamo e cerchiamo di pensare sempre ad un tipo teatro fruibile come apertura verso la comunità e nella comunità si incontrano risorse ma anche fragilità.Oltre che autore sei un operatore pedagogico teatrale, ci descrivi meglio questa attività?
La "pedagogia teatrale" ha come oggetto di interesse la persona nella sua formazione ed evoluzione e promuove l'espressività del singolo e dei gruppi con i quali lavora. Altro campo di indagine dell'operare pedagogico teatrale (OPT) è la realizzazione di progetti di carattere sociali quali le pari opportunità e inclusione. Insomma vive il teatro come mezzo di comunicazione con finalità educative in ambito sociale, culturale e riabilitativo.
Dove ti sei formato?
Per quanto mi riguarda è stata una formazione biennale, post
universitaria presso il Teatro dell'Ortica di Genova in collaborazione con l'Università di Genova Facoltà di Scienze della Formazione e Facoltà di Lettere.
*La parola a Luisa Cardellini, mamma di un ragazzo seguito dai Servizi Sociali, che collabora attivamente al progetto realizzando i pupazzi.
Dove trovi l'ispirazione per confezionale i tuoi pupazzi?
Questo gioco è nato per caso da un'idea di mio figlio Daniele, che da sempre ama inventare storie divertenti con personaggi carattereistici. Il progetto prende forma e si
consolida grazie al contributo preziosissimo del caro e geniale Ivano Malcotti, educatore di Daniele, che con tanto entusiasmo ha supportato Daniele nella scrittura dei testi. Da qui il mio coinvolgimento cercando di creare delle figure che rispecchiassero al meglio quelle storie. Quindi con semplici materiali, un po' di manualità e voglia di giocare ho realizzato dei piccoli attori comici.
Che tipo di emozione vivi quando vedi il pupazzo finito?
Man mano che il pupazzo prende forma assumendo le sue caratteristiche, vengo piacevolmente coinvolta e quando il risultato finale rende onore all'autore e diventa proprio quel personaggio, soddisfatta sorrido divertita.Cosa ne pensi del progetto? Pensi possa esser utile dal punto di vista edcativo?
Ogni progetto in cui il gruppo di lavoro mira a far emergere il valore interiore di ciascun individuo e di offrire la possibilità di esprimerlo in libertà qualunque sia la sua condizione sarà sempre un grande progetto. La funzione educativa emerge soprattutto quando i bambini vengono coinvolti sia nella costruzione dei pupazzi che nella recitazione. Un ambito in cui candidamente esprimono la loro fantasia e compiono gesti che nella realtà sarebbe impossibile.Cosa provi a vedere costruire un burattino ?
Quando vedo costruire un burattino , fatto con tanto impegno e fantasia mi ci immedesimo come se fossi io il burattino stesso
E cosa provi ad essere il burattino?
Imprigionato e nello stesso tempo felice
Perché imprigionato?
Perché i suoi movimenti non sono autonomi
Perché hai pensato di fare un progetto con i burattini?
Per vedere la felicità sul viso dei bambini
E tu eri felice da bambino?
Si ero felice ma ira che sono cresciuto lì sono di più
Come ti definisci da quando sei entrato nel mondo dei burattini ?
Un burattinaio tra passato e futurob⁸
SORI 2020
gli obiettivi
di paolo pezzana :
chi perché e per quanto
"SORI : LA PERLA DEL GOLFO: UNA POESIA PER TE SORI MIO"
"SORI:PERLA DEL GOLFO"
Sei nata dai Greci, è sei piena di pregi
Tra i monti è uno splendido mare
Come una Perla appari
Da Capo Pino al Molo
Hai la spiaggia più bella del Golfo
Il Campanile della Chiesa
Ti fa da sentinella
Mentre la Madonnina del Pontile
Protegge tutta la tua gente
Le trofie di Novella fanno di te una stella
La stella dei sapori, del gusto è degli odori
Il profumo della farinata di Edo
Ti fa venire la voglia di mangiarla
Questo è il mio paese
Piccolo ma per me Grande
Grande perché c'è il mare
Grande perché ci sono i monti
Grande perché ogni cosa
Che la gente di Sori fa'
La fa' con tutto il cuore
Col più sincero amore
Semplicemente SORI
(di Di Raimondo-Biagiotti - canta EVA e la Sori football band)
Ciao, semplicemente ciao
Difficile far fare, a questo pallone
Quello che ti hanno insegnato
Come un campione, farò in modo
Di giocare con il cuore
Con la forza dei colori
Canta a squarciagola
Granata azzurro è, come il cielo è, il SORI
E splende come luce, del sole
L'emozione che, solo tu mi fai, provare...
Ciao, semplicemente ciao
Corri sull'erba verde come la speranza
Come il campo di Teriasca,
E adesso un po' di blu, come la notte
E bianco come le sue stelle, i bambini con le maglie
Canta a squarciagola
Granata azzurro è, come il cielo è, il SORI
E splende come luce, del sole
L'emozione che, solo tu mi fai, provare...
Nelle vittorie, un solo cuore
Nelle sconfitte, non c'è dolore
Siam sempre uniti, Sori campione!
Granata azzurro è, come il cielo è, il SORI
E splende come luce, del sole
L'emozione che, solo tu mi fai, provare...

STATISTICA
80 miglioni gli smarthone in Italia
2 ore 53 secondi il tempo medio che un italiano passa sul proprio cellulare
DAVVERO IL TEMPO NON ESISTE? CE LO SPIEGA LA RELATIVITÀ DI EINSTEIN
Di Antonio Sabella
6 Agosto 2021, Ore 10:20
La vita di ogni individuo è scandita da un modello di percezione e successione degli eventi, che chiamiamo tempo. Persino le stelle e gli eventi fisici dell’universo sembrano essere scanditi dal suo scorrere. Eppure il concetto stesso di tempo potrebbe essere solo un’illusione. Albert Einstein, con la sua relatività, ha provato a spiegarcelo.
Secondo il fisico tedesco, il tempo scorre diversamente a seconda della posizione di un corpo, in relazione alla prossimità ad un oggetto massivo, e alla sua velocità. Per Einstein il tempo è sempre stato relativo.
Ciò è dovuto a un fenomeno descritto dalla relatività generale, noto con il nome di dilatazione temporale gravitazionale. Questo effetto è il risultato dell’interdipendenza tra massa dell’oggetto e campo gravitazionale generato. Più grande è un oggetto più grande sarà il campo gravitazionale risultante.
Quest’ultimo deforma lo spazio-tempo attorno ai corpi, generando la spinta gravitazionale. Il tempo, dunque, può essere deformato se l’oggetto risulta abbastanza massivo e quindi dotato di una forte attrazione gravitazionale. L’effetto di questa deformazione temporale, però, non viene percepito dall’ipotetico osservatore che si trovi in prossimità dell’”oggetto deformante”, col risultato che per costui il tempo scorre normalmente. Analizzandolo dalla prospettiva di un sistema soggetto a minore gravità, però, sarebbe possibile percepire il rallentamento del tempo provocato dall’oggetto più massivo.
Da un punto di vista relativistico, anche la velocità comporta una dilatazione del tempo. Infatti, prendendo ad esempio la velocità massima raggiungibile nell’universo, ovvero la velocità della luce, a questo valore corrisponderebbe un “arresto del tempo”, rispetto ad un sistema di percezione esterno e più statico.
Riconsiderando la deformazione provocata da oggetti massivi, analizziamo un esempio conosciutissimo di questo fenomeno, un buco nero. Questi oggetti cosmici super massivi si formano quando una stella di gigantesche proporzioni arriva alla conclusione del suo ciclo e, dal suo collasso, si genera una reazione che comprime l’enorme massa stellare in uno spazio molto ristretto.
Nei pressi dei buchi neri si sperimenta la dilatazione temporale più intensa conosciuta. Quando ci si avvicina all’orizzonte degli eventi, il limite dopo il quale nemmeno la luce può sfuggire dalla forza gravitazionale, il tempo scorre molto più lentamente e, se superato, si "arresta".
Alla luce di ciò, è possibile affermare che, secondo quanto descritto dal modello relativistico di Einstein, il tempo potrebbe davvero non esistere ed essere un’illusione arbitraria della nostra percezione, che tenta di comprendere le leggi fisiche che regolano l’universo.
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